Marari beach è un pezzo di cuore lasciato in Kerala… ma questo risponde sempre alle esperienze individuali.

Una tranquilla spiaggetta a 12 km da Alleppey, maggiormente popolata da gente locale con qualche piccolo ristorantino balneare. Per cui la vera alternativa è stanziarsi qui e fittare uno scooter per raggiungere i punti vitali.

Nonostante ciò questo luogo è il più bel ricordo dell’India, ma questa volta non credo di poter essere super partes. Una vorticosa epidemia d’emozioni, mentre scrivo, è palesemente dilagante.

Non ho molti consigli, ma più che altro ricordi, vividi e malinconici. Sono i momenti passati con la famiglia indiana più bella che abbia mai incontrato, la più vera e tesoriera di puri principi.

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Abbiamo dormito nella loro homestay, non distante dalla spiaggia di Marari. Si chiama Jes Dazzling Villa (http://www.booking.com/Share-SHXRoW) Se avete una qualunque occasione dovete andare, anche solo per vivere la quotidianeità con questa famiglia e tornare col cuore più pieno.

Se chiudo gli occhi vedo Arcenia – una splendida bambina di dodici anni dalle lunghe trecce e l’energia frizzante – che scuote la testa a destra e sinistra per dire sì, col suo sorriso a cinquanta denti che spicca sul volto scuro e magrolino.

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Vedo Samuel, di dieci anni, coi suoi occhioni intimiditi, trasparenti di sogni, persi nelle lande della sua rosea fantasia a disegnare il suo mondo fatto di bontà incondizionata, di candore e di partite a pallone.

Poi c’è Arpitha nei miei pensieri. Penso al fatto che non riuscivo mai a pronunciare bene il suo nome. Penso alla sua bellezza fuori dal comune, ma bellezza nel suo senso più intrinseco. La vedo col suo vestito lungo giallo e il suo sorriso un po’ imbarazzato, a ricamare speranze sul cielo del suo futuro. Segue con fierezza la strada intrapresa dalla madre, Lissi. Vuole diventare infermiera e sta studiando per questo.

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E infine vedo una famiglia, che ogni giorno si sveglia di buon mattino per lavorare, per trasmettere e dare il meglio che può e collaborare gli uni con gli altri, qualcosa che forse il benessere ha fatto capitolare nell’oblio.

Non posso, infine, fare altro che pensare che non vorrei andar via, vorrei restare qui ancora un po’, per essere imbevuta di quel loro spirito così raro, così degenerativamente in estinzione.

…E quel quadro è l’esempio del futuro che vorrei costruire, di tutto ciò che mi piacerebbe preservare e difendere, quasi maternamente.

Porto con me questo pensiero, mentre ce ne andiamo, a lacrimoni, verso la nostra ultima destinazione.