A meno di un’oretta da Jaisalmer, un arido deserto punteggiato di pochi, superstiti cespugli qua e là, circonda i lati di un’unica, arrangiata carreggiata lineare. Due cammelli dal pelo dorato aspettano appollaiati sulla sabbia.
Questo è il safari di Jaisalmer. Un’esperienza fatta di cammelli ciondolanti nel deserto, con gli occhi immensi, le cosce muscolose, e quel muso masticante in costante asimmetria. Gli zoccoli curiosi, alieni, che lasciano intense impronte nella sabbia amorfa.
E poi c’è un giovane bambino dalla pelle scura che guida il suo cammello. Ci sono le nuove amicizie, un fuoco in mezzo al nulla, un pasto caldo attorno ad un falò ed una notte inondata di stelle. Così tante che l’occhio umano si arrende.
Alla fine di tutto c’è il silenzio, un silenzio piacevole nella sua inquietudine e assordante nella sua rarità.