Ingresso al Monte Longonot: 26 dollari a persona. Con guida, due opzioni: dall’ingresso fino al cratere (1500- 2000 scellini totali) tutto il giro del cratere (2500- 3000 scellini).
Per arrivare al Monte Longonot coi trasporti: Matatu 100 scellini a persona (dal lago a Naivasha città e da Naivasha a Longonot).
Longonot – ingresso parco: Piki Piki (ovvero la motocicletta) 100 scellini a persona. (sono c.ca 2-3 km di distanza).
Per l’ascesa al cratere di Longonot preparatevi ad un’aspra, competitiva salita che non lascia spazio a banalità. A passo sostenuto, aiutandovi con le mani tra le grinfie della terra scivolosa e degli ostacoli arbustivi che vi rendono l’impresa più difficile.
Quando finalmente giungete all’altezza del cratere, la meraviglia sgorga alla stregua del sudore che gocciola lungo il viso. Solo a quel punto vi rendete conto della pura, vigorosa verità del suo nome. Non a caso pare che Longonot derivi dalla parola Masai “oloonong’ot” che significa montagna dai molti speroni o creste ripide. Anche se non erutta dal 1860, la sua forza magmatica ancora ribolle.
La larga bocca del vulcano si snoda come un serpente dando vita a irte salite e discese che danno respiro. La montagna russa naturale segue il suo andamento circolare per più di 7 km. Se un serpente si materializza tra i ciottoli lungo il sentiero, niente panico. Fate come me, e con uno scatto da far invidia a “beep beep” – il road runner della looney tunes – balzate a debita distanza. Ricordate, banalmente, che questi rettili si muovono in discesa.
Fate il pieno di una panorama a 360 gradi, che guarda come da un Olimpo i villaggi spalmati dintorno, intangibili e dai flebili contorni. Grasse nuvole sembrano sbuffare come da un treno a vapore in corsa e tutto è coronato dalla voce meditativa della natura.
N.B controllate le previsioni del tempo prima di affrontare la circumnavigazione del cratere. Il meteo varia velocemente e alcuni tratti sono più ostici.